martedì 29 aprile 2008

La Torta Verde di Nizza Monferrato



Altro cibo della memoria. Mentre scrivo ho ancora in mente il profumo di rosmarino che invade la casa la vigilia di Pasqua. Nella mia casa d'origine si fa da sempre. Perchè mio papà è di Nizza, e i miei nonni paterni avevano una trattoria nella piazza del "campanon", di quelle rustiche, veramente rustiche: pochi piatti e sempre uguali. Ceduta la trattoria, il menu della domenica preparato dal nonno per i figli e i nipoti era sempre quello: insalata russa con la verduta tagliata piccola piccola, pasta al ragù, bollito col bagnet in modo da avere il brodo per la sera, e qualche volta in primavera torta verde, oggi tra i piatti tipici della città di Nizza. E mia mamma, pur essendo di Genova, per amore ma forse anche perchè è buona, ogni Pasqua ne sfornava almeno un paio, in modo da averla anche per il merendino del giorno dopo. Io cerco di tramandare la tradizione, restando fedele il più possibile alla ricetta originale.

0,5 kg di spinaci
150 g di riso
80 g di parmigiano
2 uova
2 porri (o uno scalogno)
pane grattato
rosmarino

Far rosolare (poco) con olio i due porri.
A parte far appassire per 10 minuti gli spinaci in mezzo bicchiere d’acqua; tritarli grossolanamente con qualche foglia di rosmarino.
Tostare il riso nel soffritto, aggiungendo un po’ di acqua calda; procedere per circa 10 minuti, in modo che il riso rimanga ancora molto al dente. Aggiungere gli spinaci al riso e mescolare così da ottenere un impasto morbido (se necessario aggiungere un po’ di acqua calda).
Lasciare raffreddare.
Ungere la teglia con burro e passarla con il pane grattugiato. Unire le uova ed il parmigiano (tenendone un cucchiaio da parte), salare a piacere e versare il tutto nella teglia.
Mescolare il parmigiano tenuto da parte con una abbondante manciata di pane grattato, quindi cospargere la superficie della torta e ungere con olio. Piantare sulla superficie qualche rametto di rosmarino. Cuocere in forno a 170 gradi per circa 45 min.

martedì 22 aprile 2008

Senza fissa dimora


"Mamma, cosa vuol dire NOMADE?"
... (pausa di riflessione per raccogliere i pensieri e tradurli in parole comprensibili ad una sei-enne)
"I nomadi sono quelle persone che non hanno una casa fissa, ma abitano un po' in un posto, un po' in un altro..."
il cervellino sei-enne elabora e fiero di aver compreso esclama:
"Come nonno Nello!"

ndr: nonno Nello viene spesso un po' da noi ad Alba, va spesso dalla nipotina Maria a Casale, in primavera e estate va volentieri in riviera ad Andora... ma ha anche una sua casa ad Ovada!

sabato 19 aprile 2008

Sabato pomeriggio


Sono giorni che alterna pioggia e sole, e freddo con vento. Oggi è sabato, finalmente splende il sole. In primavera è bello vivere fuori. Più che in estate ci godiamo il prato, i piccoli lavoretti nell'orto, il mangiare all'aperto... da piccola ho sempre desiderato vivere in una casa con il giardino e ora il sogno si è avverato! E le mie bambine vivono più fuori che in casa, un po' selvagge, con una bella compagnia di amici coetanei, e io sono contenta per loro... e per me.
Oggi, pomeriggio di pasticceria plen air. Prepariamo i muffins con le gocce di cioccolato, immancabili e senza fine resti delle uova di Pasqua!!!

per una ventina di muffins

farina 210 g
burro 130 g
3 uova
lievito per dolci 10 g
vanillina 1 bustina
150 g latte
zucchero 200 g

Fondere il burro, mescolarlo con le uova, il latte e la vanillina.
Margherita setaccia zucchero, farina, lievito.
Lucia e Alessandra mescolano insieme i due composti e aggiungono la farcitura preferita, nel nostro caso circa 100 g di cioccolato fondente ridotto a pezzetti da Gianluca armato di batticarne.
Infornare a 180 per 20 minuti.


venerdì 4 aprile 2008

Panini cioccolato e pere


Assomigliano un po' alle "pangocciole" del MulinoB. e consentono il riciclo di un po' di cioccolato delle uova di Pasqua, motivo ispiratore di tante ricette di questo periodo. Stamattina ne ho infilato uno nello zaino di Lucia come merendina... chissà.

per circa 15 panini

500 g farina
350 g acqua
10 g sale
50g burro
200 g pere tagliate a cubetti
150 g cioccolato fondente
60 g zucchero
15g lievito di birra

Cuocere le pere per 5 minuti con metà del burro e metà dello zucchero.
Impastare la farina con l'acqua, il lievito e il rimanente zucchero. Quando l'impasto sarà omogeneo, unire le pere, il sale e il rimanente burro, inifine il cioccolato sbriciolato grossolanamente.
Lasciare lievitare per 50 minuti. Fare i panini e lasciarli liebitare per 60 minuti.
Infornare a 200° con vapore (una pentola di acqua nel forno).
 

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